Il sentiero prende il nome dall’omonimo monte che sovrasta la periferia Sud di Bagnara. Sul sentiero le infaticabili “bagnarote” che andavano su e giù con ceste cariche d’uva per portarle al “parmentu”, oggi una casetta abbandonata nella zona più in alto del torrente Sfalassà, per macinare il frutto.L’altra caratteristica di Monte Cocuzzo riguarda la pesca: era una delle postazioni principali per i pescatori di pesce spada, da qui alcuni uomini si appostavano per segnalare la presenza di pesci a chi stava in mare, usando delle improvvisate bandiere. Sempre lungo il sentiero si trova una grotta, datata 1905, usata come rifugio durante la guerra, un breve percorso sotterraneo che oggi spunta proprio sotto il ponte dell’autostrada.