Non solo mare e vento
Pellaro non è solo la capitale calabrese del kitesurf, ma è anche un sito archeologico di notevole prestigio per aver restituito numerose testimonianze di una ininterrotta frequentazione che va dal VI sec. a.C. alla tarda età imperiale.
La storia del parco archeologico Occhio di Pellaro inizia nel 1975, quando in occasione di alcuni scavi per la costruzione di un edificio furono rinvenute due tombe a camera databili tra il II-I secolo a.C. e altri reperti tra cui una moneta bronzea reggina. Gli scavi successivi permisero poi di riportare alla luce alcuni ambienti datati III-II secolo a.C., altre sepolture di età arcaica – incluse due urne cinerarie – e una fornace.
L’attività archeologica ha permesso di appurare l’importante cambio di uso del luogo tra l’età arcaica e quella ellenistica, da necropoli a sito residenziale e artigianale, come testimoniato dalla presenza di una grande vasca pavimentata collegata alla lavorazione di laterizi.