Le nacatole sono il dolce dal significato più tenero e vicino alla natività di Gesù Bambino, perchè la loro forma ricorda una culla di nastri elissoidali fatta di farina, uova, zucchero e anice. Sono dei dolci di antica origine, tradizionali della locride in provincia di Reggio Calabria. Di colore marrone chiaro, con un sapore dolciastro, dal profumo delicato, vengono preparati come segno di buon augurio nel periodo antecedente il Natale, immancabili nel cenone di fine anno. Questo dolce si sposa magnificamente con i vini locali ma non dispiace il loro consumo a colazione associato al latte.
Ingredienti
1 kg di farina
100 gr. di zucchero
5 uova
½ bicchiere d’olio extravergine di oliva (oppure 2 cucchiai di strutto)
1 bicchiere di vino rosso
25 gr. di lievito di birra
Scorza di limone grattugiata (oppure un cucchiaio di liquore all’anice)
latte
olio per frittura
Procedimento
Preparate un panetto di lievito impastando 250 gr di farina con il lievito sciolto in un po’ di acqua calda e 1 cucchiaino di zucchero. Ponetelo ben coperto in luogo caldo fino a quando la lievitazione non raddoppia il volume.
Sulla spianatoia mettete la restante farina a fontana e nel centro ponete nell’ ordine: lo zucchero, le uova, l’ olio (o lo strutto), il vino, 1 pizz. di sale e la buccia grattugiata del limone (o un cucchiaio di liquore all’anice) mescolate il tutto bene, aggiungere il panetto lievitato e lavorate bene con le mani fino a che non sarà ben assorbito.
A questo punto lavoratelo per un bel po’, se è necessario con l’ aiuto di un po’ di latte, fino a che la pasta non risulti ben levigata e morbida.
Far riposare coperta da un canovaccio per una mezz’ora. Riprendere la pasta e staccare dei pezzettini lavorarli ancora per un po’ e poi formare dei filoncini non molto lunghi e non troppo spessi e dategli la forma che più vi piace (le tipiche sono a forma di treccia o ciambella).
Porre tutte le ciambelline o trecce su di un canovaccio coprirle bene e farle lievitare in luogo caldo finché non saranno belle gonfie dopodiché friggetele in abbondante olio bollente fino a che la “nacatola” non raggiunge una delicata doratura da entrambi i lati.Tolte dal fuoco adagiarli sopra della carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. Quando le nacatole si sono raffreddate “impanatele” con dello zucchero.