Il complesso archeologico di San Fantino è un’area ubicata a Taureana frazione di Palmi e prospetta sulla piazza di San Fantino. Composta da una chiesa ottocentesca, dai resti precedenti chiese paleocristiane e medievali e dalla “cripta di San Fantino”, luogo cristiano piu’ antico della Calabria che conservava un tempo le sfoglie del santo. Nel 1952 , nella chiesa di San Fantino già in stato di abbandono per la costruzione nel nuovo luogo di culto in un’altra zona di Taureana, vennero effettuati degli scavi che portano alla luce, in maniera del tutto fortuita, la cripta di San Fantino, nella quale probabilmente era sepolto il santo titolare. Negli scavi del 1993 emersero anche le pavimentazioni anche della chiesa ricostruita nel 1552 dal conte Pietro Antonio Spinelli feudatario di Seminara e Palmi. Di questa chiesa sono state rinvenute le mura interne allineate sull’asse est-ovest con ingresso a nord. Gli scavi archeologici hanno rivelato l’esistenza di livelli più bassi: uno di essi appartiene ad una basilica bizantina del VI secolo, a tre navate, parzialmente visibile anche dall’esterno. Tutti i livelli risultano sovrapposti ad una struttura ipogea originaria, quella che viene denominata cripta paleocristiana, considerata il luogo di sepoltura del Santo. Era uno dei luoghi simbolo della cristianità, meta di pellegrinaggi e miracoli, approdo di santi e cavalieri templari. La chiesa di San Fantino nella frazione Taureana di Palmi è un piccolo scrigno pieno di storia e fede, un luogo sospeso nel tempo, che esisteva già prima dello scisma tra cristiani di oriente e d’occidente.