La Riviera dei Gelsomini o Costa dei Gelsomini, spesso viene chiamata anche Locride, sono i nomi con cui si identifica la zona costiera della provincia di Reggio Calabria bagnata dal mar Ionio. La Riviera prende il nome dall’antica coltivazione della pianta di gelsomino, bello e delicato ma anche robusto e rampicante, diffusa in tutta la provincia reggina ma in particolar lungo la fascia costiera, tra punta Stilo e Capo Spartivento. I fiori venivano raccolti dalle donne (chiamate gelsominaie) ed esportati in Francia per la preparazione dei profumi. La coltivazione venne introdotta anche in Liguria nel 1928 dalla Stazione sperimentale per le industrie delle essenze e dei derivati dagli agrumi con sede a Reggio Calabria.
La Costa dei Gelsomini ricorda oggi non solo il profumo di una pianta rigogliosa del territorio della Locride, ma anche l’energia, la pazienza e la tenacia di tantissime donne che, nonostante la difficili condizioni, hanno saputo dare vita per poco più di trenta anni ad una delle poche forme di lavoro femminile organizzato in Calabria.
La Riviera della Costa dei Gelsomini si snoda lungo 90 chilometri di arenili bassi e sabbiosi, spesso racchiusi tra alte rocce a picco sul mare La Riviera è sovrastata da colline di conformazione diversa. La parte montuosa è ricoperta da boschi nei quali prevalgono il faggio, il leccio, il castagno, e la tipica macchia mediterranea. Scendendo verso la collina-pianura la coltivazione prevalente sono gli uliveti, vigneti e frutteti, nella parte pianeggiante troviamo gli agrumeti e in parte la coltivazione del bergamotto, anch'esso utilizzato, anzi particolarmente ricercato, dall'industria dei profumi.
Il litorale della Costa dei Gelsomini, soprattutto nella zona di Brancaleone, è diventato luogo prescelto delle tartarughe marine "Caretta Caretta" per la nidificazione.
La Costa dei Gelsomini è formata da una parte del territorio dei 42 comuni ricadenti nello jonio reggino che sono i seguenti: Africo; Agnana Calabra; Antonimina ; Ardore ; Bianco; Benestare; Bivongi; Bovalino; Brancaleone; Bruzzano Zeffirio; Camini; Canolo; Caraffa del Bianco; Careri; Casignana; Caulonia; Ciminà; Ferruzzano; Gerace; Gioiosa Ionica; Grotteria; Locri; Mammola; Marina di Gioiosa Ionica; Martone; Monasterace; Pazzano; Palizzi; Placanica; Platì; Portigliola; Riace; Roccella Ionica; Samo; San Giovanni di Gerace; San Luca; Sant'Agata del Bianco; Sant'Ilario dello Ionio; Siderno; Staiti; Stignano; Stilo.
La storia della Costa dei Gelsomini passa attraverso le tante dominazioni che hanno lasciato tracce rilevanti sul territorio sotto forma di siti di elevato interesse culturale, come l'Area Archeologica di Locri Epizefiri di epoca Greca, il Naniglio di Gioiosa Ionica complesso di ruderi di una villa di epoca greco-romana, la Cattolica di Stilo e la Cattedrale di Santa Maria Assunta a Gerace di epoca Bizantina. I Bronzi di Riace sono solo l'ultima goccia del traboccante vaso di storia che caratterizza la zona. Ma la Storia del territorio passa anche attraverso attività di grandissimo valore artistico culturale recenti, come il MuSaBa un museo-laboratorio d'arte contemporanea a Mammola.